
Biografia della proposta.
Magma è uno delle capsule della ricerca Strati, un’ indagine che poggia le sue radici in un luogo profondo e antico, sia della mia psiche che della mia corporeità.
Ho iniziato una relazione diretta con questa forza terrestre, attraverso l’incontro con il Vulcano Etna, nell’isola di Sicilia dove sono nata e dove attualmente vivo e con appuntamenti specifici nell’isola di Stromboli.
Per il Festival Frequenze, al Teatro Santa Cecilia di Palermo, la ricerca si apre ad una collaborazione con l’opera video di Calogero Ricciardello, videomaker e ricercatore, che offre alla mia danza uno scenario ideale, Stromboli nei suoi risvegli e nei suoi tramonti, un rosso caldo e seducente che scorreva sul mio corpo, avvolto in un vedo non vedo.
Durante la residenza artistica di Strati, che ho condotto a Buenos Aires nell’Agosto del 2023, sono sorte nuove domande e possibilità di sviluppo della proposta.
Mi sono chiesta come potesse questa forza antica raccontarsi adattandosi a differenti contesti e dispositivi, come potesse questa entità muoversi ed evolvere nel tempo, cosa rappresentasse nella sua essenza per me.
Se da un lato il corpo si era fatto canale per rintracciare la potenza lenta e imperante di questa danza profonda, connettendosi al nucleo pulsante e rosso dalla terra/corpo, dall’altro la proposta fa riferimento ad una comunicazione sensuale e sessuale dichiarata, che sanguina ciclicamente e che si emana in ogni sfera del suo intorno, creando un ambiente sensoriale ed energetico denso, attraente e rigenerativo.
L’energia utilizzata è quella magnetica dello sguardo e della bocca, il volto ad un tratto si mostra pienamente, modulando intensità e porzioni di volume.
A questo punto della ricerca, le immagini dell’ambiente naturale, non risultavano sufficienti e la relazione micro macro non saziava la mia idea pienamente, sentivo che dietro questo riciclo energetico ciclico, dentro questa potenza distruttiva e germinativa, vi fosse altro da dire.
Ed è proprio sulle parole, sul linguaggio che pongo oggi lo sguardo con questa capsula.
Azione
Il corpo viene attraversato da proiezioni di parole ed immagini che vengono ingerite e vomitate costantemente.
Una flusso di parole che vanno assorbite, masticate, digerite, introdotte, che assumono altri significati, o completamente cancellate.
Un processo gastrico ed ecologico che risulta necessario per transitare questa epoca.
Lo stomaco e la bocca, ma anche l’ano e la vagina, l’energia ed il linguaggio erotico, si fanno
il corpo del Magma, che raccoglie ciò che trova, anzi sono le cose a trovarlo, si rende disponibile, compie un lavoro intenso nella stasi profonda e vibrante.
Tutto viene vissuto con una dimensione sonnolente, digerente, non vi aggressività nella forza distruttrice, c’è pace nella rigenerazione di credenze, di vecchi paradigmi, di danze passate e parole non più attuali.
Mi faccio canale di un detox collettivo, in cui vi è solo un transito, una sintesi, una restituzione creativa.
Vengono coinvolti proiezioni su corpo e spazio.
L’ Indagine in fase di definizione nella sua relazione con le parole del pubblico, poter ingerire e restituire nuove parole, nuovi valori.
opera under construction.














