Mu- la pratica e il metodo
- info5936777
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Ripercorro una sintesi dei principi chiave della ricerca MU; Che cos'è MU? Perché praticare il metodo? Quali sono le sue coordinate, i codici, le tessiture, la filosofia, la visione, le sue prospettive? Di questo continente sommerso che è MU, che indaga lo sconosciuto, il non evidente, l'emergere, traccio tre principi chiave che sono i generatori della pratica che offro nelle sessioni di studio. Transitorietà - Realtà Unificata - Consciousness Training. 1° Ogni cosa è transitoria. Parto dall'interesse per il "progetto persona", sia nell'azione creativa che vitale, indago la dinamica evolutiva umana e la sua traduzione in opera d'arte. Ogni cosa scorre, si trasforma e ci trasforma. Allenare la nostra transitorietà, ci consente di attraversare differenti strati della nostra consapevolezza, ci aiuta a non affermarci troppo e non affermare in maniera indelebile la nostra realtà, aprendo spazio alle infinite possibilità, consente alla vita di respirarsi e all'opera d'arte di essere sempre viva e vivificante. La pratica applica questo principio e ci aiuta a lasciare evolvere, lasciare agire, lasciare morire. Lavora su aspettative e attaccamento, alleggerisce e osserva l'idea che abbiamo di noi e di come dovrebbe essere la nostra vita e ci pone di fronte a nuove o altre possibilità, ci consente di fare spazio e di ruotare a 360°, di viaggiare nei differenti livelli di coscienza che abitiamo, ognuno a proprio ritmo e intima forma. Allenare la transitorietà, consente alla persona di farsi osservatore della propria realtà, senza costantemente commentarla, e allo stesso tempo di vivere pienamente il momento presente. Ogni cosa esiste nel transito, nell' ora, né prima né dopo, quindi è pacifica, perchè senza aspettative, senza la paura di fallire.
Transitare ci sposta dall'io limitato e ci fa osservare la dinamica umana nella sua complessità e infinitezza. Espandendo lo spazio di mezzo, creiamo un luogo da cui poter vedere meglio, un luogo protetto e indisturbato, sia dal tempo che dallo spazio come concetti di limitazione e costrizione, aprendo un network dentro cui tessere una dinamica personale senza limitare il pensiero. Dentro questo spazio che si va aprendo e si fa sempre più grande e disponibile, posso permettermi di accogliere pensieri creativi a cui do fiducia, idee, sogni, partendo dal pensiero e poi lasciando emanare i pensieri attraverso le emozioni corrispondenti. Ciò che penso creo, ciò che vibro, manifesto. Sequenza: 1 Pensiero Creativo 2 Emozione 3 Emanazione 4 Realtà manifestata. E' come essere dentro un cordone ombelicale, o dentro un tunnel che ci consente sbucare in differenti realtà, ognuna delle quali è possibile se scegliamo di percorrerla. Così impariamo a scegliere cosa davvero vogliamo creare, ci responsabilizziamo, sottraendo ogni oscillazione che stia disturbando il "Segnale", che consente alla nostra antenna creativa di restare sintonizzata sul proposito. Fluire, nel metodo MU, vuol dire avere fiducia, ma non vuol dire non dirigere la nostra vita e lasciarla sbrodolare. In questo spazio di indagine, non escludiamo il solidificarsi della forma, dell'azione, dei pensieri, l'affermazione dell'io esiste come condizione che si offre sulla base di alcuni stimoli che sono come set, film, poesie, scritture, quadri, arte che assume il ruolo di traduttrice dell'esperienza. Transito lo spazio e nel cammino traccio delle coordinate, disegno dei nodi o punti di snodo del movimento, porto a manifestare pensieri che da creativi(potenziale) si fanno pensieri creatori(manifestazione). Assumere posizionamenti e forme è allenare la capacità di raccolta, di differenziare e fare ecologia dell'esperienza. Sintetizzare è processare l'esperienza del transito, attraverso azioni, icone, creazioni, appuntamenti focali, che come polvere di stelle si espandono e restano nell' archivio dell'universo. Realtà Unificata Così il pensiero scorre e transita, e da creativo diventa creatore, si prende delle responsabilità, si dà tempi e spazi in cui agire, in cui materializzarsi. Paradossalmente ecco che in questa fase arrivano in soccorso i limiti. Espandere la nostra creatività per osservare, ridurne lo spazio d'azione per coesistere. Unificare le realtà vuol dire sapere di avere ed essere tutte queste possibilità, e trasferire maggiore energia sulla realtà che scegliamo di manifestare ora. Responsabilità, capacità di rispondere. la Pratica MU è l'anteprima del manifestare, l'allenamento performativo. Ci confrontiamo e incontriamo le parti molli e vulnerabili e quelle più resistenti e solide della nostra anima, partiamo dall'invisibile che corrisponde al 95% della realtà totale esistente, per informare la realtà materiale, di quel 5% che scegliamo d' incarnare. La pratica è un tempo dedicato al progetto persona nella sua totalità, alleniamo la migliore versione di noi, il performer, l'artista, l'essere umano la sua materia luminosa e quella oscura, per poter essere territorio fertile e germinativo. Consciousness Training Allenare il campo, o come preferisco chiamarlo l'Oceano della Coscienza, è necessario, la coscienza è materia disponibile, cambia, dunque si allena. Partiamo dal corpo, ogni cosa che affrontiamo in teoria è embodied. La pratica parte dal corpo, praticare è un ritmo, un rito, si fa con costanza, disciplina e umiltà. Lo chiamo oceano perchè mi riporta più direttamente al movimento, alla danza. Usiamo termini come Onde, Oscillazioni, Antenne, Segnali, Connessioni e Disconnessioni. E ancora... Proiezioni-Emanazioni-Spessori... Pratichiamo posizionamenti su spazio tempo e luogo. Restare nella risoluzione costante di noi stessi, ci lascia li, nel tentativo, non ci fa vedere il potenziale che siamo. Ruotare, capovolgere l'attenzione, osservare ciò che vogliamo nutrire. L'immersione nella natura, organica ed inorganica, come sempre arriva in soccorso, non tanto come visione romantica, se non ancora una volta con sguardo scientifico ed esperienza energetica. Il Training ha una sua fase di sconfinamento, penetrare la Natura, entrare in relazione, fondersi con essa, riconoscersi nei suoi processi vitali attraverso tecniche specifiche, che ci consentono di andare oltre il bios e ancora una volta di unificare realtà materiale ed immateriale. La natura ci ricorda ciò che è contenuto in noi e che noi stessi stiamo costantemente generando. Parole chiave. 1. Rivelare lo Sconosciuto- Abitare l'Invisibile. 2.Strati-sfogliare gli strati che compongono l'essere, la manifestazione, dal fisico al quantico. 3. Linguaggio sensoriale unificato 4.La performance come luogo di manifestazione dell'energetico e del vibrazionale. 5. Training della coscienza, ritmo, rito, coerenza vibrazionale. 6. Responsabilità, capacità di rispondere.
7.Network, signal, tuned, embodied.








